martedì 7 maggio 2024

Perché maggio è il mese scelto per onorare Maria?

La pratica di dedicare maggio alla Madonna trova le sue radici nella storia. Già nell'antica Grecia, maggio era dedicato ad Artemide, la dea della fecondità. Nell'antica Roma, maggio era dedicato a Flora, la dea dei fiori e delle fioriture. Maggio quindi è culturalmente legato a tutto ciò che è abbondante, vitale, rigoglioso proprio come tutto quello che viene protetto dal manto materno della Vergine. I primi collegamenti espliciti tra il mese di maggio e la figura di Maria risalgono al 1100, quando Alfonso X, re di Castiglia e Leon, in "Las Cantigas de Santa Maria" celebra Maria come: «Rosa delle rose, fiore dei fiori, donna fra le donne, unica signora, luce dei santi e dei cieli via (...)». Questo era solo l’inizio. Proprio il Medioevo vede infatti la nascita della pratica devozionale del Santo Rosario, una corona di fiori mistici sotto forma di preghiere da regalare alla Vergina attraverso la ripetizione delle “Ave Maria". 
Alla fine del 1600 si diffonde poi la pratica del Calendimaggio: il primo giorno del mese e tutte le sue domeniche, venivano consacrate alla Madre di Cristo, con canti, preghiere e fiori ad adornare le statue. 

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sabato 4 maggio 2024

Pasqua ortodossa. Perché i cristiani non festeggiano insieme

Il 5 maggio le Chiese ortodosse (e molti cattolici di rito orientale) festeggiano la Pasqua, oltre un mese dopo i cristiani d'Occidente. Questioni di calendario, naturalmente, anche se sullo sfondo resta il sogno di arrivare un giorno a festeggiare tutti insieme. La guerra in Ucraina ha infatti reso più difficile il dialogo ma l’impegno ecumenico (cioè la ricerca di unità tra chi pur appartenendo a Chiese diverse professa una comune fede in Cristo) non viene meno, anzi i più irriducibili rilanciano l’avvio di una nuova stagione di confronto. Un’ottima occasione sarebbe fornita nel 2025 dall’anniversario del Primo Concilio di Nicea, celebrato nel 325, e avrebbe come tema centrale l’individuazione di una data comune per la Pasqua. Tanto più che per giochi di date l’anno prossimo la Pasqua cadrà per tutti i cristiani il 20 aprile. Papa Francesco ne ha parlato più volte definendo uno scandalo questa divisione e così il patriarca ecumenico di Costantinopoli, Bartolomeo I. Il leader ortodosso è tornato sull’argomento più volte anche di recente invitando a pregare «il Signore affinché la celebrazione comune della Pasqua che avremo l’anno prossimo non sia una felice coincidenza, un evento fortuito, ma l’inizio della fissazione di una data comune per il cristianesimo occidentale, in vista del 1700° anniversario, nel 2025, della convocazione del primo Concilio ecumenico a Nicea, che tra l’altro affrontò anche la questione della regolamentazione del tempo della celebrazione della Pasqua.
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venerdì 3 maggio 2024

Il movimento femminista sudcoreano che rifiuta gli uomini

La Corea del Sud è un paese in cui la cultura patriarcale nei suoi aspetti più conservatori è molto radicata: dalle donne ci si aspetta generalmente che abbiano figli, si dedichino alla famiglia e si adattino a una serie di canoni estetici e di abbigliamento. Tra i movimenti femministi nati negli ultimi anni per opporsi a tutto questo ce n’è uno piuttosto radicale, che rifiuta del tutto il matrimonio con gli uomini e in senso ancora più ampio le relazioni eterosessuali, nella convinzione che questo sia l’unico modo per cercare di limitare gli abusi e le discriminazioni di genere.
Il movimento 4B (conosciuto anche come movimento dei “4 no”) prende il nome da quattro parole sudcoreane che cominciano con il prefisso “bi”, che indica appunto “no”: bihon, cioè il rifiuto del matrimonio eterosessuale; bichulsan, il rifiuto di avere figli; biyeonae, il rifiuto di avere relazioni romantiche con gli uomini e bisekseu, il rifiuto di avere rapporti sessuali con loro.